Durante la nostra visita, i cambiamenti di tempo sono repentini tanto quanto quelli delle maree. Vediamo Mont Saint-Michel che si staglia sul cielo azzurro con la sua inconfondibile silhouette sottolineata da soffici pascoli verdi, esploriamo i suoi interni illuminati dalla luce lugubre che concedono i grigi nuvoloni, accompagnati da una guida camminiamo a piedi nudi nella sua baia sabbiosa sotto la pioggia battente, infine guardiamo l’acqua plumbea lambire le sue mura dopo il tramonto. Crediamo che tutti sperino nel bel tempo per i propri viaggi ma dobbiamo ammettere che non è l’immagine del Mont Saint-Michel assolato quella che ci emoziona di più; quando il sole tramonta e il paesaggio si tinge di blu, le onde grigie circondano il monte rendendolo quasi un’isola, la pioggia d’argento è tagliata dalla luce calda dei bus che percorrono l’esile ponte fino all’unica lingua di terra rimasta. In questo momento avvertiamo la magia e ci sentiamo trasportati in una delle atmosfere oniriche di Hayao Miyazaki. Mont Saint-Michel è uno dei monumenti più famosi di Francia, uno dei più visitati, c’è sicuramente chi pensa che sia troppo inflazionato o che si tratti di una trappola per turisti ma è uno di quei luoghi la cui bellezza può parlare all’anima.
Il nostro viaggio non finisce a Mont Saint-Michel, è ora di tornare indietro, ma ci sono ancora diversi posti in cui vogliamo fermarci. Percorriamo la Strada del Sidro, un itinerario lungo 40Km che si snoda nella campagna normanna tra dolci colline, meleti e pittoreschi villaggi. Non abbiamo molto tempo a disposizione ma riusciamo comunque a fermarci per una galette e una tazza di sidro a Beuvron-en-Auge, il perfetto villaggio normanno da cartolina, con edifici a graticcio costruiti tra il XVII e il XVIII secolo che si sviluppano intorno ad una piazza bordata di fiori. Non c’è da stupirsi neppure un po’ del fatto che questo sia uno dei villaggi più belli di Francia.
La nostra avventura in Normandia è quasi finita ma c’è tempo per un’ultima tappa: il Castello Gaillard. Si tratta di un castello medioevale costruito da Riccardo Cuor di Leone in un’epoca in cui la Normandia faceva parte del regno d’Inghilterra. Lo scopo? Far sì che il re francese Filippo II non riconquistasse la regione. Oggi i colossali resti delle mura riposano sulla cima di un’altura che domina la senna, come se fosse lo scheletro di un gigante. Il castello era davvero imponente e all’inizio intimidì non poco Filippo II, ma poi sappiamo come è andata a finire.
Il tramonto al Castello Gaillard è la conclusione perfetta del nostro viaggio e la Normandia ci saluta con un bel tramonto che tinge di arancione le nuvole del cielo e le acque della senna.
Cinque giorni non bastano certo a vedere e provare tutto, nemmeno tutto ciò che è imperdibile, quindi sì, dobbiamo ammettere di aver saltato le spiagge dello sbarco e altre cose che ci sarebbe piaciuto vedere, ma non pensiamo a questo come qualcosa di negativo. Significa semplicemente che dovremo tornare in Normandia!