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La Normandia è una delle regioni francesi più conosciute: culla dell’impressionismo, casa di uno dei monumenti più visitati di Francia, teatro delle sensazionali vicende che segnarono la seconda guerra mondiale. Tutti, almeno una volta, hanno sentito parlare o hanno parlato della Normandia.

Ci sembra quasi incredibile non esserci stati fino ad ora ma, dopo gli eventi che ci hanno costretto a cancellare il viaggio nel 2020, siamo pronti ad assaporare alcune delle delizie offerte da questa regione francese.

1.

Giverny, ovvero un salto nell'impressionismo (1° giorno)

Il nostro viaggio on the road comincia a Giverny, un piccolo paese di campagna dove si trova “Le musée des impressionnismes”, allestito a pochi passi dalla casa in cui Monet trascorse circa metà della sua vita, anch’essa aperta al pubblico come casa-museo.

Entrare nella casa di Monet è come entrare in un mondo altro. I colori vivaci e accesi degli interni fanno pensare più ad una casa delle bambole che ad una dimora di fine Ottocento. I giardini dove il pittore amava lavorare, sia con tavolozza e pennelli sia con attrezzi da giardiniere, sono stati ricostruiti per offrire uno scenario il più simile possibile a quello voluto da Monet in un tripudio di profumi e colori. Infine c’è il giardino delle ninfee, separato dal giardino intorno alla casa, è un mondo parallelo all’interno di un mondo parallelo. In questo giardino Monet dipinge la serie delle ninfee, un trampolino verso l’arte astratta ma il giardino stesso può essere considerato una delle sue grandi opere d’arte. I sentieri bordati si snodano intorno agli specchi d’acqua che trasportano in cielo sulla terra adornandolo di esotiche ninfee; i ponti giapponesi dipinti di verde arredano uno spazio in cui l’arte non dipinge la natura ma è la natura che si piega al volere dell’arte diventando un’opera dell’artista, come una grande scultura vivente. Entrare in questi giardini è come entrare in uno dei più iconici dipinti della storia dell’arte.

Informazioni pratiche

Dove mangiare:

Au Coin du Pain’tre
73B Rue Claude Monet
27620 Giverny
Tel. : +33 (0)2 32 71 01 70 - https://www.facebook.com/au.coin.du.paintre

Dove dormire:
Hotel-restaurant La Musardière
123 Rue Claude Monet
27620 Giverny
Tel.: +33 (0)2 32 21 03 18

2.

Rouen, la città dai cento campanili ed Etretat, naturalmente bella (2° giorno)

Dopo Giverny ci dirigiamo a Rouen, la Ville Musée. Le case a graticcio medioevali incorniciano le imponenti chiese gotiche come Saint-Maclou con il suo portico convesso o la spettacolare Notre Dame, una delle chiese gotiche più belle e maestose di Francia. A Notre Dame ci sono i sarcofagi di Riccardo Cuor di Leone e di Rollo, il vichingo a cui la Normandia deve il suo nome. Monet passò mesi a dipingere la facciata della Cattedrale illuminata dalla luce del sole a diverse ore e in diverse stagioni, ma il suo non è l’unico nome illustre a riecheggiare nella città: nella piazza del vecchio mercato Giovanna D’Arco venne messa al rogo e oggi qui le è stata dedicata una chiesa che a noi ricorda un drago addormentato.

A Rouen possiamo dedicare solo una mattinata prima di ricominciare a seguire i passi di Monet fino ad Etretat, dove il pittore immortalò le bianche falesie che si gettano in un mare lapislazzuli. Non possiamo perdere le camminate che si diramano sulla cima della scogliera offrendo scorci mozzafiato ma decidiamo anche di ammirare questo spettacolo naturale da un’altra prospettiva così facciamo un’uscita di SUP. Passare sotto il grande arco ci mette in una relazione nuova con le falesie, facendoci davvero rendere conto di quanto siano imponenti.

Rouen, la città dai cento campanili ed Etretat, naturalmente bella (2° giorno)
Le falesie di Etretat - © In viaggio col Tubo

Informazioni pratiche

Dove mangiare:

Café Hamlet
186 Rue Martainville
76000 Rouen
Tel. : +33 (0)2 35 00 46 27 -www.cafe-hamlet.fr

Dove dormire:

Hôtel La Villa 10***
10 Avenue de Verdun
76790 Etretat
Tel.: +33 (0)2 35 29 19 20

3.

Honfleur, Pont-l'Évêque e... Granville (3° giorno)

Fortunatamente le Falesie di Etretat sono affascinanti anche sotto la pioggia perché a questo punto del nostro viaggio il maltempo si sorprende e ci costringe a cambiare i nostri piano per i giorni a venire.
Saremmo dovuti andare a Granville per passare un’intera giornata con un pescatore sulle Isole Chausey, attività non proprio adatta al brutto tempo. La pioggia però non può rovinare un viaggio in Normandia! Ci stringiamo sotto lo stesso ombrello passeggiando tra le romantiche vie acciottolate di Honfleur mentre la pioggia increspa le acque del porto dove le barche ondeggiano dolcemente. Dopo una pausa in una sala da tè, ci rimettiamo alla guida per raggiungere Pont-l’Évêque dove ci immergiamo negli allestimenti fiabeschi della Calvados Experience. Il tour si fa in autonomia, guidati dalla voce narrante che ci accompagna nelle diverse stanze o meglio in diverse epoche e in diversi scenari: un antico villaggio normanno, un frutteto, una distilleria… Tutto sembra uscito direttamente dalla penna di Roald Dahl, solo che al posto di cioccolato e caramelle ci sono mele e Calvados.
Quando raggiungiamo Granville le nuvole si sono diradate e possiamo passeggiare per le pittoresche vie del centro storico accompagnati dal canto dei gabbiani.

Honfleur, Pont-l'Évêque e... Granville (3° giorno)
Il Vieux Port di Honfleur - © In viaggio col Tubo

Informazioni pratiche

Dove mangiare:

Restaurant La Contremarche
9 Place Cambernon
50400 Granville
Tel.: +33 (0)2 33 50 31 94 – https://lacontremarche.fr

Dove dormire:

La Maison de Juliette
41 rue Notre-Dame
50400 Granville
Tel.:+33 (0)6 73 18 28 89

4.

Granville e... rotta per il Mont-Saint-Michel (4° giorno)

Al mattino facciamo un giro al mercato dove rimaniamo colpiti dalla quantità di ostriche e altri frutti di mare sulle bancarelle. Poi ci allontaniamo dal centro per visitare la Casa Museo di Christian Dior, una villa rosa in cima ad una scogliera, talmente graziosa da non sembrare reale. È qui che lo stilista trascorse la sua infanzia ed è qui che si sviluppò il suo gusto elegante e femminile. I colori della casa stessa e i fiori dei giardini che la circondano vengono replicati sulle stoffe degli abiti nei quali ricerca le linee eleganti e sinuose della Belle Époque. Le creazioni di Dior sono esposte nelle stanze in cui viveva da bambino, affiancate da abiti provenienti dalle collezioni più recenti realizzate dopo la sua dipartita. Tutto è perfettamente armonizzato a testimoniare come questo luogo sia stato il cuore del gusto dello stilista.

E poi c’è Mont Saint-Michel, immancabile per un primo viaggio in Normandia.

Granville e... rotta per il Mont-Saint-Michel (4° giorno)
Granville vista da un altro punto di... vista - © In viaggio col Tubo

Informazioni pratiche

Dove mangiare:

Restaurant Le Pré Salé
Route du Mont-Saint-Michel
50170 Le Mont-Saint-Michel
Tel.: +33 (0)2 33 60 24 17 – https://restaurants.le-mont-saint-michel.com/le-pre-sale

Dove dormire:

Hotel Gabriel
Route du Mont-Saint-Michel
50170 Le Mont-Saint-Michel
Tel.: +33 (0)2 33 60 14 13

5.

La Merveille, il Mont-Saint-Michel (5° giorno)

Durante la nostra visita, i cambiamenti di tempo sono repentini tanto quanto quelli delle maree. Vediamo Mont Saint-Michel che si staglia sul cielo azzurro con la sua inconfondibile silhouette sottolineata da soffici pascoli verdi, esploriamo i suoi interni illuminati dalla luce lugubre che concedono i grigi nuvoloni, accompagnati da una guida camminiamo a piedi nudi nella sua baia sabbiosa sotto la pioggia battente, infine guardiamo l’acqua plumbea lambire le sue mura dopo il tramonto. Crediamo che tutti sperino nel bel tempo per i propri viaggi ma dobbiamo ammettere che non è l’immagine del Mont Saint-Michel assolato quella che ci emoziona di più; quando il sole tramonta e il paesaggio si tinge di blu, le onde grigie circondano il monte rendendolo quasi un’isola, la pioggia d’argento è tagliata dalla luce calda dei bus che percorrono l’esile ponte fino all’unica lingua di terra rimasta. In questo momento avvertiamo la magia e ci sentiamo trasportati in una delle atmosfere oniriche di Hayao Miyazaki. Mont Saint-Michel è uno dei monumenti più famosi di Francia, uno dei più visitati, c’è sicuramente chi pensa che sia troppo inflazionato o che si tratti di una trappola per turisti ma è uno di quei luoghi la cui bellezza può parlare all’anima.

Il nostro viaggio non finisce a Mont Saint-Michel, è ora di tornare indietro, ma ci sono ancora diversi posti in cui vogliamo fermarci. Percorriamo la Strada del Sidro, un itinerario lungo 40Km che si snoda nella campagna normanna tra dolci colline, meleti e pittoreschi villaggi. Non abbiamo molto tempo a disposizione ma riusciamo comunque a fermarci per una galette e una tazza di sidro a Beuvron-en-Auge, il perfetto villaggio normanno da cartolina, con edifici a graticcio costruiti tra il XVII e il XVIII secolo che si sviluppano intorno ad una piazza bordata di fiori. Non c’è da stupirsi neppure un po’ del fatto che questo sia uno dei villaggi più belli di Francia.

La nostra avventura in Normandia è quasi finita ma c’è tempo per un’ultima tappa: il Castello Gaillard. Si tratta di un castello medioevale costruito da Riccardo Cuor di Leone in un’epoca in cui la Normandia faceva parte del regno d’Inghilterra. Lo scopo? Far sì che il re francese Filippo II non riconquistasse la regione. Oggi i colossali resti delle mura riposano sulla cima di un’altura che domina la senna, come se fosse lo scheletro di un gigante. Il castello era davvero imponente e all’inizio intimidì non poco Filippo II, ma poi sappiamo come è andata a finire.

Il tramonto al Castello Gaillard è la conclusione perfetta del nostro viaggio e la Normandia ci saluta con un bel tramonto che tinge di arancione le nuvole del cielo e le acque della senna.

Cinque giorni non bastano certo a vedere e provare tutto, nemmeno tutto ciò che è imperdibile, quindi sì, dobbiamo ammettere di aver saltato le spiagge dello sbarco e altre cose che ci sarebbe piaciuto vedere, ma non pensiamo a questo come qualcosa di negativo. Significa semplicemente che dovremo tornare in Normandia!

La Merveille, il Mont-Saint-Michel (5° giorno)
Il Mont-Saint-Michel e la sua Baia © In viaggio col Tubo

Informazioni pratiche

Château-Gaillard
Chemin de Château-Gaillard
27700 Les Andelys

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Un viaggio chiamato Normandia… in foto!

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