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Mi presento, sono Elisabetta e insieme a mio marito Giorgio siamo due sessantatreenni che, dopo aver lavorato una vita io in una azienda di assicurazioni e mio marito in una grande azienda automobilistica torinese, pensiamo di meritarci un po’ riposo e di vita romantica lontano dal solito tran-tran di tutti i giorni…

Quando abbiamo visitato per la prima volta la Normandia, prima che in nostri figli nascessero, io e mio marito avevamo avuto la sensazione che gastronomia, paesaggi, monumenti fossero legati da un unico filo. Per questo motivo, in questa nuova avventura normanna, abbiamo deciso di ripercorrere i paesaggi che accompagnano il nascere di uno dei prodotti più famosi di questa regione francese: il sidro. Attraverso le sue strade pittoresche, abbiamo scoperto bellissimi villaggi come Beuvron-en-Auge, Cambremer o Beaufour-Druval. Paesaggi verdeggianti e meleti ovunque, che poesia! In compagnia della mia dolce metà, ci siamo goduti questi paesaggi ricchi di fascino, le costruzioni tipiche, l’accoglienza dei produttori e la vasta offerta gastronomica: tutto fa parte del DNA di questo meraviglioso territorio. Un consiglio? Dedicate qualche giorno alla degustazione dei i prodotti del territorio come il sidro, il pommeau, il poiré, etc… Per una vacanza golosa e romantica!

1.

Lisieux, la città di Santa Teresa

La nostra prima tappa è stata Lisieux, una delle città più antiche della Normandia, conosciuta, tra l’altro, per Santa Teresa e i suoi genitori, i Santi Louis e Zélie Martin. Abbiamo potuto passeggiare per le sue belle strade fiancheggiate da case a graticcio, come il Museo d’Arte e di Storia, e visitare l’impressionante cattedrale di San Pietro.

A pochi minuti da Lisieux, abbiamo trovato una vera sorpresa. Il castello-museo di Saint-Germain-de-Livet, una splendida dimora a graticcio del XV secolo e un edificio in pietra e mattoni del XVI secolo. “Ma che meraviglia!”, ha esclamato mio marito. Ne abbiamo approfittato per passeggiare nei giardini accompagnati da bellissimi pavoni e, ovviamente, abbiamo seguito la visita guidata dell’interno. Abbiamo pranzato presso il ristorante vicino al castello… una bella crêpe con un bicchiere di sidro, il tutto avendo davanti a noi il castello e il suo giardino: che sogno!

Abbiamo passato la serata in un grazioso hotel di Lisieux, perché ci è sembrato più comodo e pratico per il programma del giorno successivo.

Lisieux, la città di Santa Teresa
Saint Germain de Livet © Pierre Jeanson © Pierre Jeanson

Informazioni pratiche

Castello-museo di Saint-Germain-de-Livet
D 268
14100 Saint-Germain-de-Livet

2.

Alla scoperta del sidro (2° giorno)

Dopo una bella colazione, la nostra seconda giornata è dedicata alla visita di alcuni produttori della denominazione “Cru de Cambremer”. Ce ne sono una ventina, avevamo l’imbarazzo della scelta. “Elisabetta, per gli amanti del sidro come noi, questo è un vero paradiso!”, mi dice mio marito. Io trovo che la giornata sia iniziata veramente bene, l’accoglienza di questi produttori è veramente impeccabile. “Qui si riesce a percepire l’essenza dell’ospitalità”, dice soddisfatto mio marito. Durante le visite incontriamo proprietari gentili ed appassionati del loro lavoro, che ci spiegano come si produce il loro sidro e, dulcis in fundo, ci fanno degustare il prodotto frutto del loro lavoro. Per entrare in questo circuito turistico, niente di più facile, abbiamo seguito le indicazioni del “Cru de Cambremer” (l’accesso a questo circuito turistico inizia a partire dalla strada nazionale 13 e 175), e siamo entrati senza esitazione a visitare i produttori! Un piccolo consiglio: A Bonnebosq siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla fattoria maniero di Champ Versant, veramente molto pittoresca. Abbiamo constatato che sarebbe stato possibile pernottare in loco… che romanticismo!

Per concludere questa bella giornata, abbiamo passato la notte a Beuvron-en-Auge (lien moteur recherche hébergement à Beuvron): uno dei più bei villaggi di Francia in Normandia. “Per forza”, dice mio marito, “con queste splendide e ben conservate case a graticcio, non poteva esser diversamente!”.

3.

Scoprendo Beuvron-en-Auge (3° giorno)

La mattina, dopo un’abbondante colazione, approfittiamo della bella giornata di sole per visitare Beuvron-en-Auge sotto una “luce diversa”. Questo località, non lontana da Cabourg, è, parafrasando le parole di mio marito, “unvillaggiotipicamente normanno con case a graticcio del XVII e XVIII secolo”. Quanto abbiamo apprezzato passeggiare per le sue strade punteggiate da ateliers di artisti e bellissimi negozi di antiquariato. Dopo aver fatto un giretto per la piazza, ricca di gioielli architettonici, ho insistito per andare al “Atelier de Poterie Argile Creative”, perché volevo portare a casa un ricordo di questa bellissima giornata. “Questo è il tuo regno”, dice mio marito osservando la varietà di forme e colori delle ceramiche esposte nel negozio. Inutile dire che non siamo usciti finché non ho trovato quello che cercavo: delle “bolée” in ceramica dove servire il sidro. Io e Giorgio abbiamo apprezzato che il proprietario, Eric Favre, sia un vero appassionato del suo lavoro. “Ne parla con grande modestia e competenza”, come ha detto mio marito. È stata una mattinata molto bella, non c’è posto migliore per godersi una vacanza romantica e gastronomica con il proprio partner!

A meno di 10 km da Beuvron-en-Auge, ci siamo fermati a Crèvecoeur-en-Auge per visitare il castello di Crèvecoeur, di origine medievale e perfettamente conservato, che ci ha permesso ritornare indietro di 10 secoli e di capire meglio gli avvenimenti storici di quel periodo. “Un vero gioiello!”, come ha detto mio marito.

Alla fine della giornata, siamo ritornati al nostro hotel a Beuvron-sur-Auge. “Una giornata piena di emozioni visitando bellissimi siti… il tutto in buona compagnia, cosa chiedere di più?”, mi ha detto mio marito prima di andare a cena. Anche dopo tanti anni, mio marito resta sempre un gran romanticone!

4.

Cambremer, uno dei villaggi più pittoreschi (4° giorno)

L’indomani siamo pronti per l’’ultima tappa del nostro itinerario: il villaggio di Cambremer, 35 km a est di Caen. Come arriviamo subito Giorgio indirizza la mia attenzione sulle splendide strade sulle quali si affacciano casette in mattoni del XIX secolo e i sui negozietti che circondano la chiesa di Saint-Denis. “E con questo, abbiamo visto i villaggi più pittoreschi e tipici che si trovano sulla strada del Sidro”, mi dice. Approfittiamo dell’occasione per visitare i giardini del Pays d’Auge, un giardino di 3 ettari punteggiato da piccoli edifici pittoreschi con una struttura in legno, giardini d’acqua, rose … Un posto meraviglioso, luogo ideale per terminare il nostro viaggio!

Cambremer, uno dei villaggi più pittoreschi (4° giorno)
Cambremer © Sabina Lorkin Anibas Photography

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Visite e degustazioni

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