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Mi chiamo Elisabetta e, in compagnia di mio marito Giorgio siamo in viaggio per la Normandia, regione che avevamo scoperto tantissimi anni fa, prima della nascita dei nostri figli e… dei nostri nipoti! Ci piace viaggiare, visitare nuove città, incontrare persone del posto e… gustare i prodotti locali! I bellissimi ricordi ci hanno fatto tornare in Normandia assieme al desiderio di visitare sia i luoghi più conosciuti (Étretat, Honfleur, Mont-Saint-Michel) che i luoghi “insoliti” ma ugualmente affascinanti che si trovano nel territorio normanno. Ecco perché, prima di partire, abbiamo fatto una lista di luoghi che secondo noi valeva la pena visitare. Qualche idea originale alla ricerca di luoghi fuori dal comune, curiosità architettoniche, cibi particolari… Questa regione non smetterà mai di sorprenderci!

Come vi dicevo, io e Giorgio avevamo voglia di visitare la Normandia in maniera diversa. “Dai, Elisabetta, cerchiamo qualcosa che ci sorprenda!”, mi ha detto mio marito. Abbiamo trovato, tra le tante attività “insolite”, quelle più adatte a noi: l’albero più originale di Francia, il secondo faro più alto d’Europa, mangiare o dormire in una botte… di che divertirsi!

1.

Il "Souterroscope des Ardoisières"

A noi, che amiamo visitare le grotte e le vecchie cave, non poteva non piacere questo luogo. “Per fortuna che abbiamo preso una felpa”, dice mio marito constatando che, anche se fuori faceva abbastanza caldo, c’erano solo 12 gradi sottoterra. Siamo partiti alla scoperta del mondo sotterraneo, visitando una cava sotterranea di ardesia scavata dall’uomo nel cuore del bocage normanno. A guidarci in questa visita “semi-libera”, la voce di un narratore e le luci che si accendono man mano che avanziamo. “Che luogo meraviglioso”, osserva mio marito. Durante la visita, abbiamo imparato che questo metodo di sfruttamento utilizzato nel XIX secolo esiste solo a Caumont L’Eventé. “Che visita interessante, abbiamo imparato molte cose: i metodi di estrazione dell’ardesia, il ciclo dell’acqua, le ricerche speleologiche e mineralogiche e una magnifica mostra di minerali”, mi ha confidato mio marito, uscendo dal Souterroscope. Un posto da vedere assolutamente!

Informazioni pratiche

Souterroscope des Ardoisières
Route de Saint Lô
14240 Caumont-sur-Aure

2.

Cibo normanno in un barile!

Dopo aver visitato la distilleria “Père Magloire”, non potevamo non andare al ristorante che si trova proprio di fronte. “Mangiare in un barile, che idea curiosa!”, ha commentato interessato mio marito. Arrivati, ci fanno accomodare all’interno di una botte, davvero molto folcloristico! E cosa dire del pranzo? Abbiamo mangiato veramente bene. “Il cibo è genuino, di ottima qualità”, commenta mio marito mente assaggia l’antipasto composto da un fagottino di pasta sfoglia ripieno di formaggio pont-l’Évêque. Non posso che esser d’accordo con lui, davvero squisito! Un insieme di prodotti e sapori del territorio, come il tortino di pasta sfoglia con mele e pont-l’Évêque. Per finire un dessert davvero fuori dell’ordinario: sorbetto alla mela per mio marito, gelato con i gusti di caramello salato, vaniglia, il tutto innaffiato da crema chantilly, salsa al caramello e crema al calvados. Ad ogni cucchiaiata, avevo la conferma della bontà della scelta!

 

Informazioni pratiche

Les tonneaux du Père Magloire
Route de Trouville
14130 Pont-l'Évêque

3.

Salite i 365 scalini del secondo faro più alto d'Europa

Appena arrivati, una enorme torre di granito si innalza davanti a noi. Io e Giorgio non possiamo fare a meno di constatare quanto sia alto il faro di Gatteville, sulla costa orientale della penisola del Cotentin. Questo è “il secondo faro più alto della Francia e dell’Europa”, puntualizza Giorgio leggendo la nostra guida, “per la realizzazione di questo gigante sono stati utilizzati circa 11.000 blocchi di granito e le 52 finestrelle lo decorano e lo rendono esteticamente bello”. Di certo, aggiungo, la posizione e l’ambiente dove è immerso contribuiscono a far rimanere a bocca aperta i suoi visitatori. Dalla vetta del faro, costruito su un promontorio, si gode di una meravigliosa vista a 360 gradi sulla Normandia, sulle spiagge e sul mare. Ma, per gustare il panorama, bisogna… salire i 365 gradini che portano sulla cima del faro! Come diceva Gianni Morandi: “ma come è dura la salita!”. Per me, la salita è stata estenuante, ho impiegato molto tempo con tante soste per riprendere fiato, ma, una volta arrivati in cima, il panorama è incredibile e ripaga lo sforzo compiuto: non mi sono pentita della fatica fatta! Ci hanno raccontato che qui vennero girate alcune scene del film “Diva” di Jean-Jacques Beneix, che non conoscevamo, ma che, una volta rientrati in Italia, cercheremo di trovare… anche per ricordarci della bella giornata passata al faro.

 

 

Salite i 365 scalini del secondo faro più alto d'Europa
Phare de Gatteville © S. Fautré - CDT50

Informazioni pratiche

Faro di Gatteville
25c la Route du Phare
50760 Gatteville-Le-Phare

4.

L'appartamento-tipo degli anni 50

Come ben sappiamo, Le Havre fu bombardata pesantemente durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra, l’architetto Auguste Perret diede un nuovo volto alla città cercando di rendere più luminoso e arieggato lo spazio urbano. “Un vero precursore”, dice mio marito. Visitando l’appartamento-tipo, ci siamo immersi completamente nell’atmosfera anni ’50. Durante la visita, la guida ci spiega che Auguste Perret ha disegnato anche mobili, arredamenti ed altri elementi di decorazione degli interni, curando tutti i particolari. “Hai visto i mobili e la rubinetteria?”, sottolinea mio marito. Io sono completamente presa dalle spiegazioni della nostra guida, una vera appassionata del suo lavoro, e sorpresa dallo stato di mantenimento dell’appartamento nella versione originale.

 

 

L'appartamento-tipo degli anni 50
© Gregory Cassiau - Les Escapades

Informazioni pratiche

Maison du Patrimoine
181 rue de Paris
Le Havre

5.

Vestigia impressionanti della Prima guerra mondiale

Giorgio è un grande appassionato di storia e, essendo in Normandia, non potevamo certo perderci il capannone della base dei dirigibili di Ecausseville. Appena arrivati, l’impressione è di essere entrati in un’immensa cattedrale di ferro e cemento. “È decisamente imponente, saranno circa 150 metri di larghezza e 30 di altezza”, dice incredulo mio marito. Ci troviamo vicino a Cherbourg è, questo è l’unico sopravvissuto dei 12 centri di partenza dei dirigibili, costruiti durante la Prima Guerra Mondiale per combattere i sottomarini tedeschi. “Mi sono piaciute molto le animazioni che hanno fatto, in particolare l’iniziazione ai dirigibili individuali”. Il luogo è aperto alle visite per tutto il tempo dell’anno .

 

 

Informazioni pratiche

Hangar à Dirigeables
La Lande
50310 Ecausseville

6.

La Quercia di Allouville: l'albero più sorprendente di Francia!

Anche se non abbiamo avuto modo di realizzare questa parte del programma, avevamo messo nella nostra “lista” la visita di questa quercia particolare, piantata durante il IX secolo, e oggi considerata la più longeva di Francia. La cosa particolare? nasconde una cappella all’interno del tronco vuoto. La leggenda vuole che l’albero di Allouville vide passare sotto la sua chioma frondosa le truppe di Guglielmo il Conquistatore in cammino verso l’Inghilterra: colui che poi divenne Duca di Normandia si sarebbe fermato ai piedi della quercia. Un luogo che non mancheremo di visitare la prossima volta che torneremo in Normandia!

Visualizzare il film

 

Informazioni pratiche

Quercia d'Allouville-Bellefosse
76190 Allouville-Bellefosse

7.

Rêve de bisons: il Far West alla portata di tutti!

Mio marito è un patito di film western, e chi dice western, dice anche bisonti. Sulla strada per Dieppe abbiamo scoperto il “Rêve de bisons”, il primo allevamento francese di bisonti canadesi. La visita, accompagnati dalle guide, ci ha portato il più vicino possibile a cervi, daini e naturalmente ai bisonti. “Mi è piaciuto come ci hanno parlato di questi straordinari animali attraverso numerosi aneddoti”, mi ha detto mio marito. Ed io ho apprezzato la visita effettuata con una 4×4 militare, trasformata e adattata per meglio gustare la vicinanza agli animali in condizioni di sicurezza . In questo luogo è possibile mangiare in loco e dormire in un tipì… deve esser particolare, bisognerà provarlo la prossima volta che torneremo!

Rêve de bisons: il Far West alla portata di tutti!

Informazioni pratiche

Rêve de Bisons
Le Prieuré du bois de la Belle
76590 Muchedent

8.

Alligator Bay (Reptilarium) e i suoi fantastici ospiti!

A due passi dal Mont-Saint-Michel abbiamo scoperto un enorme parco con 200 coccodrilli, lucertole, serpenti e altri rettili. “Bisogna non aver la fobia di questi animali”, mi ha detto scherzando mio marito. Certo che, attraversare il labirinto dei dragoni con i suoi 200 boa, iguane, camaleonti è… qualcosa di “impressionante”! Nella fattoria, invece, siamo passati ad animali che amo in modo particolare e si possono accarezzare senza paura; vedere 300 tartarughe e poter toccare le più piccole è stato emozionante perché io adoro questi esserini! Abbiamo visto anche esemplari di tartarughe giganti delle Seychelles a dell’Africa. “Tutto sommato, non sono così lente come si dice!”, ha detto ridacchiando mio marito. Abbiamo visto che, grazie ad un sistema di tunnel, i bambini possono avvicinarsi a coccodrilli e serpenti in tutta sicurezza… bisogna esser temerari!

 

 

Alligator Bay (Reptilarium) e i suoi fantastici ospiti!
Alligator Bay

Informazioni pratiche

Alligator Bay
62 route du Mont Saint-Michel
50170 Beauvoir

9.

Chiesa di San Giuseppe a Le Havre: una chiesa piena di poesia

Oltre all’appartamento-tipo di Perret, a Le Havre abbiamo visitato una chiesa veramente “atipica”. “Dall’esterno, il campanile sembra un faro”, sottolinea mio marito, “forse per ricordare il carattere marinaro della città”. Una volta entrati nella chiesa, abbiamo potuto ammirare l’ingegno di Perret nel progettare la chiesa di San Giuseppe: la torre lanterna di 107 metri e la facciata della chiesa sono ravvivati dalla presenza di 12768 frammenti di vetro colorati. Durante una bella giornata di sole lo spettacolo di luci è particolarmente interessante. I giochi di luce colorata che producono i frammenti di vetro rendono, a mio avviso, la chiesa, che dal punto di vista architettonico ha interni molto semplici, un qualcosa di veramente unico sia dal punto di vista mistico che pittorico. “Abbiamo fatto bene a passare”, ha concluso mio marito uscendo dalla Chiesa.

 

 

Chiesa di San Giuseppe a Le Havre: una chiesa piena di poesia
Interno della chiesa Saint-Joseph a Le Havre © Gregory Cassiau - Les Escapades

Informazioni pratiche

Chiesa di San Giuseppe
130 Boulevard François 1er
76600 Le Havre

10.

Vino normanno a Saint-Pierre-sur-Dives: chi l'avrebbe mai creduto?

Ci avevano consigliato di andare a visitare il vigneto “Les Arpents du Soleil”. Giorgio, che è più ferrato di me in fatto di enologia, non era a conoscenza che in Normandia si producesse vino… calvados e sidro, si! Beh, grazie a questa visita abbiamo scoperto che non è necessario andare fino a Burdeos o in Alsazia per scoprire i segreti di un vigneto. A Saint-Pierre-sur-dives, Gérard Samson ci ha raccontato della sua passione per i vigneti e per la produzione di vino di qualità e ha condiviso con noi la sua cultura enologica. La prova delle sue qualità di produttore è stata la degustazione: Giorgio, po’ scettico all’inizio, è rimasto gradevolmente sorpreso… non per niente Les Arpents du Soleil figura tra i migliori vini di Francia secondo la Guida Hachette 2016.

*L’abuso di alcool è pericoloso per la salute. Da consumarsi con moderazione

Informazioni pratiche

Les arpents du soleil
Chemin des Vignes
14170 Vendeuvre

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Dormire in un alloggio fuori dall’ordinario

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