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È nella natura selvaggia della regione del Cotentin che Millet ha tratto la sua ispirazione, che porterà all’impressionismo. Qualche anno dopo di lui, un gruppo di pittori d’avanguardia, come Boudin, Renoir e Signac, posano i loro cavalletti in questa regione, allora poco frequentata dagli artisti, e ampliano la loro tavolozza en plein air (all’aria aperta). È con questo spirito curioso e questa voglia di uscire dai sentieri battuti che siamo partiti per un’uscita impressionista da Caen verso il Cotentin.

Da Caen a Bayeux

Tableau de Paul Signac, le phare de Gatteville, huile sur toile
Paul Signac, Le phare de Gatteville, huile sur carton, v. 1934, Musée Thomas Henry Cherbourg

Si incomincia dal Castello di Caen, dove il museo delle Belle Arti ospita una bella collezione impressionista con opere di Monet, Courbet e Bonnard, oltre a quelle di Stanislas Lepine, un raffinato paesaggista che partecipa alla prima mostra impressionista nel 1874 e che ritorna a Caen ogni estate. Ma l’impressionismo è anche emozioni contemporanee. Mettetevi di fronte ai dipinti dell’americana Joan Mitchell. Il suo trattamento del colore e la sensibilità della sua pittura sono sulla scia di Monet. Tanto da farvi venire voglia di fare un salto all’Artothèque per esplorare ulteriormente la creazione contemporanea!Dopo una breve passeggiata nella Valle dei Giardini per ammirare le peonie e le rose, all’ombra degli aceri, dirigetevi verso Bayeux e il suo Museo d’Arte e Storia Baron Gérard, nel cuore di uno splendido palazzo episcopale, dove si possono ammirare dipinti di Boudin e Caillebotte, tra cui Portraits à la campagne (Ritratti in campagna) e Paysage à Argenteuil (Paesaggio ad Argenteuil).

Cotentin, terra selvaggia

Cap de la Hague

Questa penisola normanna dà la sensazione di essere alla fine del mondo. Spiagge di sabbia bionda si alternano con insenature di rocce brune e con vaste distese di brughiera selvaggia. A Saint-Vaast-la-Hougue, fermatevi su una terrazza affacciata sull’isolotto di Tatihou e i suoi parchi di ostriche. Assaporate questo dolce stile di vita come hanno potuto farlo Guillemet o Boudin che non si è mai stancato dello spettacolo delle nuvole che volano sulle maree. Un po’ più a nord, Barfleur, soprannominata “la perla della Val de Saire”, è senza dubbio uno dei porti più belli della Manica. Signac qui ha dipinto Le Phare de Gatteville (Il faro di Gatteville). Bisogna camminare e salire i suoi 365 gradini per godere di una vista mozzafiato sul paesaggio che lo circonda, dolce e intenso.
È giunto il momento di continuare l’avventura, in direzione di Cap de la Hague. Una sosta golosa e rilassante a l’Erguillère o a Le Landemer, entrambi affacciati sul mare, permette di scivolare dolcemente nel mondo di Jean-François Millet.

Un atelier di fronte al mare

Tra l’erica e le ginestre, è in questa “piccola Irlanda” che Millet, l’autore del famoso Angelus (che si può ammirare al museo d’Orsay), è nato e cresciuto. Percorrendo il tormentato sentiero costiero o passeggiando nella tranquilla campagna, si possono facilmente percepire le impressioni che hanno segnato la vita e i dipinti del pittore. Leader del realismo, con Courbet, Millet ha aperto la strada all’impressionismo. Entrate nella sua casa natale, dove ha vissuto tutta la sua infanzia, e osservate i suoi disegni originali, le testimonianze della sua giovinezza, così come gli oggetti della vita quotidiana nel mondo agricolo che amava dipingere. Per immergersi nel sue opere, basta andare al Museo Thomas Henry di Cherbourg. Dopo Orsay, possiede la più grande collezione di dipinti di Millet ed è piena di sorprese con opere di Fra Angelico, Poussin, David ma anche di artisti del Cotentin del XIX secolo come Fréret, uno dei primi paesaggisti ad aver posato il suo cavalletto a La Hague. E’ proprio là all’inizio di un grande percorso artistico, che si conclude la più ammaliante delle avventure.

Un momento di felicità

Sistematevi in un caffè a Barfleur e osservate il trambusto del piccolo porto della Normandia mentre i marinai scaricano le famose “Blondes de Barfleur”, cozze pescate in mare. Approfittate di questa immersione locale passeggiando fra le case di granito, all’ombra della chiesa di Saint-Nicolas, la cui sagoma tozza Signac, che ha vissuto in questo pittoresco villaggio per cinque anni, ha abbozzato a più riprese.

Informazioni pratiche

Museo delle Belle Arti di Caen
Le Château
14 000 Caen
0033 2 31 30 47 70
mba.caen.fr
 
L’arthotèque
Espace d’art contemporain de Caen
Palais ducal, Impasse Duc Rollon
14 000 Caen
0033 2 31 85 69 73
artotheque-caen.net
 
Museo d’arte e storia Baron Gérard
37 rue du Bienvenu
14 400 Bayeux
0033 2 31 92 14 21
bayeuxmuseum.com
 
Hotel l’Erguillère
Hôtel et salon de thé
Port Racine
50 440 La Hague
0033 2 33 52 75 31
hotel-lerguillere.com
 
Hotel-Ristorante Le Landemer
2 rue des douanes
50 460 La Hague
0033 2 33 04 05 10
le-landemer.com
 
Casa natale di Millet
Hameau de Gruchy
Gréville Hague
50 440 La Hague
00332 33 01 81 91
 
Museo Thomas Henry
Le Quasar, esplanade de la laïcité
50 100 Cherbourg-en-Cotentin
0033 2 33 23 39 30
cherbourg.fr