Abbiamo iniziato il nostro itinerario alla scoperta delle Abbazie con grande entusiasmo. “Qui vedremo stili architettonici diversi”, mi dice Giorgio, grande appassionato di storia e di architettura. Eravamo ansiosi di approfittare di questo viaggio per rilassarci e incontrare e parlare con la gente del posto. La nostra prima tappa è stata l’ Abbazia di Valmont, un’abbazia fondata nel XII secolo che venne distrutta da un incendio ed in seguito rimaneggiata nel XVI secolo. “Vedi, Elisabetta, purtroppo non rimane nulla della prima chiesa romanica costruita dalla famiglia d’Estouteville nel XII secolo, oggi quello che vedi è un’architettura rinascimentale di eleganza e finezza”, mi dice Giorgio dopo aver consultato la guida. Io, anche se non sono una esperta, trovo che sia un sito maestoso e che la passeggiata nel giardino è stata molto rilassante.
Abbiamo poi proseguito per Saint-Wandrille-Rançon (a circa 36 km), dove ci aspettava l’Abbazia di Saint-Wandrille, un’abbazia di architettura carolingia fondata nel 649 da San Wandrille. Appena arrivati, abbiamo deciso di fare una visita guidata (con offerta libera) con uno dei monaci, molto simpatico, che ci ha raccontato tutto di questo maestoso complesso. “Peccato della vecchia chiesa gotica rimanga poco”, dice mio marito. Io, mentre osservo attentamente i dettagli del chiostro, trovo che l’abbazia sia decisamente interessante. Mio marito conferma il mio pensiero dicendomi che “è tutto veramente ben conservato”. Troviamo intrigante anche il fatto che l’attuale chiesa sia ricavata da un antico granaio delle decime.
L’ultima tappa della giornata a Le Bec-Hellouin, uno dei “più bei villaggi di Francia” in Normandia, che ci sorprende da subito per le sue graziose case a graticcio. “Che atmosfera rilassante si respira qui”, mi dice Giorgio dirigendosi verso l’Abbazia del Bec-Hellouin. Questa abbazia fu un importante centro culturale e religioso del Medioevo e, ancora oggi, è molto attiva grazie alla comunità dei monaci benedettini che ancora vi abitano. Quando abbiamo visitato l’abbazia, si stava celebrando una messa e abbiamo deciso di restare fino alla fine. Abbiamo vissuto un’esperienza spirituale intensa aiutati dalla ambientazione e dalla intimità suggerita dalle circostanze. Abbiamo pernottato in una graziosa chambre d’hôte, quello che da noi si può chiamare un B&B, a Le Bec-Hellouin.